Soffitto decorato: relazione tecnico metodologica
Interventi conoscitivi e di documentazione premessa
Il criterio che conduce l’operazione, ha come finalità l’obbiettivo di recuperare e conservare il manufatto nella sua condizione originaria, principalmente nel suo ripristino strutturale senza comprometterlo, con lo scopo di conferirgli una buona ed adeguata stabilità e coerenza nel suo organico e nel contempo una soddisfacente presentazione ottico estetica.
Approdando nel dettaglio dell’operatività, l’intervento è stato avviato con l’esecuzione di un’indagine stratigrafica sullo stato di conservazione e sulle tecniche di esecuzione dell’intero manufatto, con una successiva esecuzione di saggi relativi alle diverse fasi dell’intervento documentate fotograficamente e successivamente protocollate.
Operazioni di pulitura
A seguito di un soddisfacente risultato dei test eseguiti, preventivamente sono stati rimossi in maniera graduale i depositi superficiali quali polveri e accumuli di materiale di natura diversa con un successivo sequenziale asporto delle varie pitturazioni esistenti composte principalmente con basi di idropitture, utilizzando dapprima i metodi più adatti alla solubilizzazione delle sostanze meno resistenti, affrontando progressivamente e in maniera specifica le stratificazioni sottostanti.
Le rimozioni sono state realizzate con dei ripetuti impacchi emolienti di carbonato di ammonio in soluzione acquosa al 2% supportati da sepiolite per assottigliare le varie stratificazioni sovrammesse.
I tempi di contatto variavano in conformità delle stratificazioni esistenti e della loro resistenza e tenacità al supporto.
Progressivamente dopo l’assottigliamento della materia , è stata necessaria una stesura di una soluzione di carbonato di ammonio supportata da un velatino di carta giapponese per disgregare ed indebolire puntualmente nel dettaglio la materia rimasta, successivamente asportata meccanicamente per mezzo di spugne morbide mentre per le aree più resistenti si è provveduto con l’ausilio di bisturi e spazzolini di varie durezze, il tutto seguito da abbondanti risciacqui di acqua demineralizzata.
Particolari dei test di pulitura eseguiti sul manufatto policromo.
Gradualmente sono state rimosse meccanicamente le stuccature eseguite durante precedenti interventi che per composizione morfologica sono risultate inidonee con la superficie decorata (materia di natura cementizia).
Sono stati asportati di seguito i vari elementi metallici che sono risultati possibile causa di degrado o che non erano più utili al loro scopo, indeboliti ed ridotti dall’ossidazione in attività.
Operazione di consolidamento
Le operazioni di consolidamento si sono effettuate sulle aree deteriorate e nei principi di decoesione in atto lungo i profili del cornicione perimetrale, che racchiude la decorazione ed in alcune aree circoscritte del soffitto.
Per le altre superfici circostanti, dopo un’attenta valutazione si è considerato dato il loro esauriente stato di conservazione, di non prendere in esame questa procedura.
Questo intervento si è diviso in tre fasi ed a previsto le seguenti caratteristiche metodologiche:
– Per i casi di distacco del canucciato dal supporto ligneo (travature), sono state inserite delle patere di sostegno in acciaio a scomparsa,
– Per i casi di ristabilimento dell’adesione tra supporto ed intonaco si è proceduto mediante iniezioni di adesivi riempitivi con impasti costituiti da malte idrauliche a basso peso specifico
– Per i casi di decoesione della pellicola pittorica ed in situazioni di disgregazione e polverizzazione, si sono utilizzate delle stesure di prodotto consolidante mediante l’applicazione ripetuta di resine acriliche in emulsione acquosa, a bassa concentrazione ed applicata a pennello con carta giapponese.
Operazioni di stuccatura – reintegrazione – protezione superficiale
Portata a compimento l’operazione di pulitura, si è provveduto ad intraprendere la fase della stuccatura, risarcendo le lacune e le aree mancanti con un impasto idoneo e compatibile per cromia e per composizione granulometrica alla materia originale, composto principalmente da inerti silicei uniti a grassello di calce
L’integrazione pittorica con la relativa riduzione dell’interferenza visiva dell’intonaco di supporto, è stata realizzata ad acquarello mentre per le parti più estese, si è proceduto per mezzo di velature in progressione con una tonalità neutrale.
Vari dettagli della decorazione policroma durante l’intervento di saturazione delle lacune riguardanti la ricostruzione delle cadute degli strati d’intonaco, le aree abrase e le fessurazioni.
RESTAURO DELLA DECORAZIONE A SOFFITTO: INTERVENTO DI PULITURA E DI CONSOLIDAMENTO
Vari dettagli stratigrafici
L’intervento si è orientato dopo aver precedentemente eseguito i test preliminari di pulitura fondamentali per determinare lo stato di aggregazione del pigmento, il suo stato di conservazione, l’ assorbimento e la sua caratteristica, con degli impacchi emolienti costituiti da sepiolite unita ad acqua di rete con tempi di contatto iniziali di circa trenta minuti per verificarne l’efficacia di rimozione sulle varie stratificazioni che coprivano le decorazioni.
La materia asportata, era costituita prevalentemente da stratificazioni ripetute di colore semilavabile steso su un supporto a base gessosa e con tracce di pitturazioni a smalto sintetico.
Vari test di pulitura sulle superfici decorate e sulla cornice sagomata perimetrale che lo racchiude
Particolare della decorazione durante l’applicazione dell’impacco di sepiolite ed acqua deionizzata
Durante la rimozione dell’impacco, sono emerse in aree circoscritte delle stesure di smalto sintetico color avorio, asportato puntualmente con l’ausilio di ripetute applicazioni di gel decapante. Accertata la tenacia e la resistenza della sostanza sovrammessa, per un’eliminazione dettagliata, si è proceduto successivamente con una leggera azione di bruschinaggio mediante l’utilizzo di spazzolini morbidi per poter entrare con maggior efficacia nella superficie rifinita con un impasto costituito da inerti a granulometria minuta uniti a grassello di calce in seguito fratazzato.
Dettagli della decorazione durante le fasi di pulitura
Particolari delle varie sequenze relative alle fasi di pulitura effettuate con la stesura di sepiolite sulla superficie che ricopre la decorazione policroma.
L’impacco emoliente ripetuto secondo lo spessore e la tenacità della materia da rimuovere, agisce su quest’ultima sfibrandola e separandola per strati che successivamente sono stati asportati meccanicamente con l’ausilio di bisturi spugne morbide ed attrezzature idonee.
Questa procedura da noi privilegiata per la sua azione scarsamente invasiva, ha permesso senza danneggiare la decorazione policroma sottostante, di conseguire un recupero accurato e puntuale delle cromie luminose dell’ ornamento.
Serie di particolari dell’operazione di pulitura
Dettagli dello stato di conservazione del cornicione perimetrale che racchiude la decorazione
Operazioni di stuccatura e di integrazione pittorica
Vari particolari delle aree interessate dall’intervento di stuccatura
L’obbiettivo dell’intervento è stato quello di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie decorata, così da “unificare” ed offrire un’adeguata resistenza al supporto intonacato.Previa l’esecuzione delle operazioni preliminari di preparazione (asportazione di parti non consistenti e lavaggio della superficie), si è proceduto all’applicazione dell’impasto in strati separati e successivi secondo le profondità delle lacune da riempire: per le parti più arretrate è stata utilizzata una malta a base di calce idraulica NHL 2 a basso contenuto di Sali composizione conseguita osservando la tipologia del supporto originale, avente componenti di natura silicea a granulometria media e una parte di grassello di calce.
Per l’ultimazione dell’intervento (stuccatura di superficie), è stato utilizzato il medesimo composto modificando la granulometria dell’inerte ed incrementando il dosaggio del grassello di calce.
Particolare dello stato di conservazione della superficie modanata del cornicione in intonaco rifinito in marmorino che racchiude perimetralmente la decorazione policroma.
Si possono notare le precedenti ricostruzioni effettuate con materiali inidonei prevalentemente di natura cementizia, rifiniti in superficie successivamente con del gesso scagliola e colore in imitazione del marmorino.
Dettaglio della stessa porzione di cornice sagomata, dopo l’intervento di restauro, eseguito per le ricostruzioni piane e modanate con un impasto di polvere di marmo unito a grassello di calce.
Particolari della decorazione durante l’intervento di reintegrazione pittorica
Particolare durante l’integrazione pittorica
Vari dettagli della decorazione dopo l’intervento di integrazione pittorica
Le integrazioni pittoriche delle lacune presenti nella decorazione originaria, sono state realizzate in funzione dell’entità della mancanza e dello stato di conservazione del dipinto stesso.L’intervento di carattere reversibile, è stato attuato con colori ad acquarello, preceduto ovviamente dalle consuete operazioni precauzionali ultimate puntualmente nei dettagli, con l’obbiettivo di assicurare e confermare l’effettiva stabilità e solidità del supporto intonacato e della superficie cromatica.Data l’eterogeneità dell’intervento, la valutazione delle tecniche da impiegare al fine di conseguire un risultato ottico estetico soddisfacente, si sono coordinate ed impostate secondo la natura della lacuna da ripristinare, ovvero per le mancanze e le assenze ampie, si è preferito avvalersi di una tecnica ad astrazione cromatica, mentre con tecnica a tratteggio, si è provveduto al ripristino delle porzioni pittoriche perdute realizzando un tratteggio sottile e visibile grazie al quale è stato possibile collegare l’area mancante all’originale, a selezione cromatica invece per interruzioni o mancanze limitate per cui è stato possibile ristabilire la sezione perduta per mezzo di un collegamento cromatico realizzato con stesure susseguenti di colore tratto dall’analisi delle cromie originali presenti ai bordi della lacuna.